Disponibili le risorse per avviare le opere pubbliche ma i cantieri rimangono fermi, perché?
Cerchiamo di capire bene la situazione ed il perché ad oggi i lavori pubblici rimangono ai blocchi di partenza.
Sia dal dopo guerra alla recente crisi le opere pubbliche sono state il motore trainante dello sviluppo del nostro paese. Infatti gli ultimi governi che hanno condotto il nostro paese negli ultimi anni (15 anni) avrebbero stanziato per tali opere somme vicine ai 100 miliardi di euro.
Fin qui tutto ok, ma la domanda rimane, e perché i lavori non partono? Vediamo il perché.
Il nuovo codice di condotta degli appalti denominato “sistema appalti” ha stabilito che verrà preso in considerazione nell’aggiudicare il lavoro oltre al prezzo più conveniente anche le specifiche progettuali offerte.
Questo implica il fatto che il vecchio sistema di formulare gli appalti deve essere completamente rivisto, allungando di gran lunga la fase di redazione dei progetti stessi che d’ora in poi dovranno portare quante più specifiche possibili.
La conseguenza è ovviamente un allungamento dei tempi di assegnazione ed aumento dei ricorsi da parte delle aziende sconfitte, a rallentare il lavoro della commissione giudicante.
Ultimo elemento da tenere in considerazione sono gli enti locali che negli ultimi anni si sarebbero “disabituati” alla progettazione di opere pubbliche.