Produzione acciaio mondiale

produzione acciaio pngProduzione acciaio mondiale in crescita (Scheda nazioni) …ma l’Italia slitta all’undicesimo posto.

La produzione di acciaio a livello mondiale chiude il 2018 con una crescita significativa che si attesta al 4.6% e un volume pare a 1.808 miliardi di tonnellate su base annua, se invece consideriamo il solo mese di Dicembre l’incremento mondiale è stato del 5,8%.

Acciaio italiano

Il nostro “bel paese” non ne esce però ben posizionato ed in netta contro tendenza in quanto registra un incremento di appena l’1,69 % sui volumi annui passando da 24,068 milioni di tonnellate del 2017 a 24,475 milioni del 2018. Nel solo mese di Dicembre, invece, ha perso addirittura il 7,39% rispetto lo stesso mese dell’anno precedente.

In sostanza siamo usciti dai primi 10 produttori di acciaio a livello mondiale attestandoci all’undicesimo posto su base annua e tredicesimo posto considerando il solo mese di Dicembre.
Ad entrare nella “Top Ten” è stato invece l’Iran che con una crescita di quasi il 18% su base annuale arriva 25 milioni di tonnellate di acciaio prodotto.

Le “Big” della produzione mondiale.

La regina incontrastata continua ad essere la Cina con 76 milioni di Ton. nel Dicembre 2018 (+ 8,2% rispetto lo stesso mese del 2017) e 928 milioni su base annua per il 2018 (+ 6,59 rispetto al 2017). In crescita anche l’India con + 4,93 sulla produzione annuale, incremento che la colloca al secondo posto tra i produttori mondiali e un calo dello 0,3% per il Giappone che rimane comunque al terzo posto della Top Ten.

Produzione di acciaio tutto sommato deludente per gli Stati Uniti, che sicuramente registra un buon incremento (+6,2 %) ma forse non proporzionato alla “guerra dei dazi” imposta da Donald Trump, con un volume di 86,698 milioni di Ton e una solida quarta posizione.

Balzi verso l’alto di tutto rispetto per il Vietnam (oltre il +23%), per l’Egitto (+13,64%) e per l’Argentina (+11,63%) mentre è evidente il crollo dei volumi austriaci che registrano un -15,37% probabilmente anche a causa di grossi problemi ad un altoforno di Voestalpine rimasto fermo per settimane.