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Norme Tecniche delle Costruzioni

Divulgazione - 2 Marzo 2018
Norme Tecniche delle Costruzioni

Norme Tecniche delle Costruzioni, dal prossimo 22 marzo in vigore la nuova normativa.

Dopo anni di attesa è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo aggiornato in materia delle Norme Tecniche delle Costruzioni atteso dal 2008. In vigore dal prossimo 22 marzo le nuove regole firmate dai ministri delle infrastrutture Delrio e degli interni Minniti con il Capo della protezione civile Borrelli. Si attende inoltre la pubblicazione della Circolare applicative e delle Appendici agli Eruocodici 2018.

Norme Tecniche delle Costruzioni Scarica la nuova normativa 2018

Il nuovo testo stabilirà le regole per la realizzazione delle nuove strutture e quelle per l’adeguamento e la riqualificazione delle esistenti.

Sarà composto da tre articoli:

  1. Art.1 riporterà il testo aggiornato delle NTC
  2. Art.2 stabilirà l’ambito di applicazione e le disposizioni transitorie
  3. Art.3 renderà nota l’entrata in vigore effettiva.

I temi trattati

  • Novità progettazione geotecnica
  • Adeguamento e miglioramento sismico

A riguardo del nuovo testo è interventuo il CNI  per mezzo del presidente Armando Zambrano

E’ una tappa importante  che struttura la conoscenza della normativa. Ora bisognerà proseguire il cammino nella direzione della sburocratizzazione e della semplificazione, valorizzando il ruolo sussidiario che i professionisti possono svolgere in questo Paese

Prosegue Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

L’Italia è un paese unico al mondo un’operazione di equilibrio, sintesi e ordine della norma può riportare il nostro settore ai fasti degli anni ‘60

Continua Rudy Girardi in qualità di Vice Presidente ANCE

le nuove norme tecniche arrivano senza dubbio in ritardo ma è positivo il fatto che giungano dopo il provvedimento del Sisma Bonus: ora sarà più facile creare le condizioni per vivere in maniera sicura i nostri edifici

Nei vari commenti è intervenuto anche Francesco Peduto, Presidente Consiglio Nazionale Geologi:

la gestazione è stata lunga, dieci anni nel corso dei quali abbiamo registrato tre terremoti distruttivi, ma il giudizio è indubbiamente positivo

Federbeton dal canto suo commenta positivamente le regole descritte nel testo aggiornato sulle Norme Tecniche delle Costruzioni 2018 descrivendolo come salto di qualità del settore di riferimento dopo una crisi decennale.

Non mancano però i punti critici sulle nuove regole, sopratutto nelle tempistiche di attuazione considerato il fatto che il quadro regolamentativo non risulta ancora completo a tale scopo. Si attende in tal proposito una circolare dell’ufficio lavori pubblici per stabilire le linee guida delle Norme con la collaborazione della stessa Federbeton.

Il vantaggio in termini di qualità e sicurezza per l’utente finale deve sempre essere un obiettivo irrinunciabile. Ma anche dal punto di vista degli operatori della filiera le nuove Norme tecniche portano un vantaggio importante ovvero il riconoscimento dei propri sforzi per il pieno rispetto delle regole, in un mercato nel quale la perdurante crisi ha acutizzato comportamenti superficiali ed evasivi lungo tutta la fase di realizzazione delle opere.

commenta così il Presidente di Federbeton Serio Crippa.

Non tarda ad arrivare nemmeno il giudizio del Cnappc in merito alle NTC 20218 che accoglie positivamente il nuovo testo, non facendo mancare una critica in merito alla mancata introduzione del “fascicolo del fabbricato”.

Il commento di Rino La Mendola (Vice presidente del Consiglio Nazionale e Componente del consiglio Superiore dei Lavori Pubblici)

le nuove norme tecniche riservano particolare attenzione agli interventi sugli edifici esistenti. La vecchia normativa negli interventi di miglioramento sismico , ad esempio, non imponeva il raggiungimento di standard particolari: bastava dimostrare che, con l’intervento, si migliorava la risposta strutturale della costruzione nei confronti di un sisma, anche in misura modesta. Con le nuove norme tecniche, invece, gli interventi di miglioramento sismico dovranno garantire una prestazione che oscilla, a seconda della destinazione d’uso, dal 60% al 100% delle prestazioni strutturali attese per le nuove costruzioni.

Per i beni culturali, in determinati casi, tali coefficienti potranno essere derogati, nella consapevolezza che in una basilica non possono essere raggiunte le performance strutturali previste per una costruzione in muratura, a comportamento scatolare, regolare in pianta ed in altezza.

Molta attenzione viene riservata all’affidabilità dei materiali ed alla manutenzione programmata della struttura durante la sua vita presunta. Tuttavia, a fronte di una grande attenzione per la manutenzione delle strutture di nuova costruzione e degli edifici dove sono previsti interventi di adeguamento o miglioramento sismico, non viene previsto nessuno strumento per il monitoraggio e la verifica costante delle condizioni di stabilità del patrimonio edilizio esistente

Quest’ultimo punto è stato ripreso dal Consiglio Nazionale degli Architetti che definisce questa mancanza un punto critico della normativa vigente. Evidenziando il fatto che un “fascicolo del fabbricato” avrebbe potuto, e potrebbe evitare tutti quei collassi dovuti a sismi o a cattiva cura dei fabbricati. Si tratterebbe di segnalare e quindi monitorare periodicamente lo stato di salute dei fabbricati.