Rimangono ancora da svelare pochi dettagli sull’assetto societario ma ciò che importa principalmente è che Ilva torna ad essere una società privata. Ad aggiudicarsi il bando la più grande cordata di settore Arcelor Mittal – Marcegaglia AM Investco Italy, con la firma del decreto da parte del ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda.
L’offerta, dal valore economico di 1,8 miliardi di euro può essere riassunta in questi pochi passaggi:
- produzione di 6 tonnellate entro il 2023;
- investimento tecnologico di 1,25 miliardi di euro;
- investimento di 1,137 miliardi di euro per il piano ambientale;
- forza lavoro di 9407 unità nel 2018 che scenderà gradualmente a 8480.
Ma non finisce qui. Infatti sul tavolo delle trattative post aggiudicazione i Commissari dovranno affrontare altri punti fondamentali come
- impegno a non modificare il piano industriale e relativi livelli occupazionali;
- valutazione ed impiego tecnologia DRI;
- riduzione dei tempi per gli investimenti ambientali, in particolare la copertura dei parchi;
- impegno sul punto di vista occupazionale per un totale di 10000 unità.
Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Da un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, il ministro ha ribadito che tutte le operazioni di assegnazione del bando sono state svolte nella più completa trasparenza e legalità.
Il ministro si ritiene soddisfatto del lavoro svolto e di esser riuscito a rilanciare l’azienda grazie agli aiuti statali che, sempre secondo il ministro sono già stati posti i termini per la restituzioni dei prestiti erogati per un valore totale di 266 milioni di euro.
Da un punto di vista europeo, dove sono in corso indagini per il comportamento dello Stato Italiano in questa vicenda il titolare del MISE si ritiene tranquillo in quanto non ci sarebbero state violazioni.
La soddisfazione.
Le dichiarazioni di di Lakshmi Mittal e Antonio Marcegaglia lasciano intendere una grande soddisfazione nell essersi aggiudicati l’Ilva di Taranto, parlando del futuro dell’azienda, dei futuri investimenti, nel rilancio di nuovi prodotti e della sostenibilità ambientale nel ciclo produttivo da attuare in tutte le regioni dove l’azienda opera.
L’obiettivo spiegano, è quello di recuperare le quote di mercato perse nel corso degli anni e far tornare Ilva leader nel mercato dell’acciaio.