Rallenta la trattativa sindacale prevista per la cessione.
Confermati 4000 esuberi (tra cui dirigenti, quadri, impiegati e operai) ai sindacati nella lettera congiunta presentata da Am Investco Italy e dall’Amministrazione Straordinaria, tema sul quale difficilmente cambieranno idea i sindacati da quanto emerso dall’incontro di lunedì 9 ottobre presso il Ministero dello Sviluppo Economico esprimendo il loro veto a riguardo.
Per selezionare i dipendenti la nuova proprietà effettuerà delle selezioni secondo una procedura che verrà messa in atto da Am Investco tenendo in considerazione le diverse esigenze tecniche, organizzative e produttive ed ovviamente in linea con il piano industriale.
Un apertura, da parte della proprietà, a tutto questo sembra prendere piede con la seguente dichiarazione:
prenderemo in considerazione alcuni ulteriori elementi di natura retributiva riferibili ad elementi costituenti l’attuale retribuzione, a condizione che sia preservata la sostenibilità del piano industriale
Suddivisione degli impieghi:
- Taranto 7600
- Genova 900
- Novi Ligure 700
- Milano 160
- Altri impianti 240
Impieghi previsti nelle controllate:
- Ism 160
- Ilvaform 35
- Taranto Energia 90
- dirigenti in fusione 45
Il Governo precisa che gli esuberi saranno impiegati nel processo di ambientalizzazione del sito pugliese, chi non aderirà potrà sempre contare sugli ammortizzatori sociali.
Sono previste proteste nel giorno di lunedì dai lavoratori dell’impianto di Genova.