Donald Trump: i dazi del 25% sull’acciaio non riguardano i paesi “amici”.
L’Unione Europea rientra tra i paesi “amici” per Trump e per tanto è esclusa dalle politiche protezionistiche sull’importazione dell’acciaio, politiche che hanno invece rincarato la dose nei confronti della Cina con altri 60 miliardi di dollari in sanzioni commerciali.
E’ molto probabile che la scelta di Trump implichi un aspettativa avendola definita di “reciprocità” e che implichi concessioni da parte dell’Unione Europea sulla circolazione di prodotti americani. Al momento, comunque, pare ci si debba ritenere soddisfatti e le reazioni positive da alcuni leader europei come Macron e Gentiloni non si sono fatte attendere.
L’Unione Europea non è comunque la sola ad essere stata esclusa dalla chiusura commerciale americana, con lei sono stati esclusi dai dazi USA anche la Corea del Sud, il Brasile, l’Argentina e l’Australia …lasciando al centro del mirino, in sostanza, solo la Cina e l’effetto è stato subito evidenziato dalla risposta delle borse asiatiche che successivamente all’annuncio di Trump sono letteralmente colate a picco.
Dati del 23 03 2017:
- Shanghai ha chiuso a -3,39%
- Shenzhen ha perso anche di più, -4,49%
- Tokyo, con il Nikkei che ha perso il 4,51%
Sul fronte valutario il dollaro è sceso sotto i 105 yen per la prima volta nell’ “era Trump”, così come è sceso anche nei confronti dell’Euro che veniva scambiato a 1,235 dollari.
Non si è fatta comunque attendere la risposta cinese, il vicepremier Liu He ha ribadito che Pechino difenderà i suoi interessi precisando che l’azione di Trump viola le regole sul commercio internazionale mettendo fortemente a rischio la stabilità dei rapporti commerciali bilaterali.