Acciaio italiano: Migliorano i bilanci 2016 ma rimane l’allerta.
Per l’Acciaio italiano analizzati quasi quattro mila bilanci dell’anno 2016 ed emerge qualche segnale positivo.
Tali movimenti, come riporta il professore di Economia Aziendale dell’Università di Brescia Claudio Teodori, “non consentono di essere tranquilli e abbassare la guardia: si intravede un miglioramento o un consolidamento delle posizioni rispetto allo scorso anno”.
Si registrano, inoltre, alcuni segnali positivi come l’aumento degli investimenti (anche se non diffusi) ed il miglioramento delle condizioni economiche nelle varie fasi della filiera.
Ciò nonostante diminuisce il business con calo dei fatturati ripercuotendosi negativamente sulle quote di mercato.
Al palo la redditività che nonostante i miglioramenti rispetto allo scorso anno, si attesta ai livelli dell’inizio del passato triennio (2014 – 2016).
I commercio del rottame e delle ferroleghe, negli anni precedenti, rivestiva una posizione comparativa soddisfacente.
la produzione presenta ancora segnali di debolezza ma sta reagendo; la distribuzione, particolarmente penalizzata nel primo anno del triennio, ha migliorato la sua condizione e, nel 2016, si colloca vicino alla media; i centri servizio hanno rafforzato progressivamente la loro posizione relativa
L’incidenza del valore aggiunto sul fatturato cresce leggermente passando da un 15,3% ad un 17%. Questo segnale è un valore molto importante in quanto premessa per il miglioramento della situazione economica.
Il valore aggiunto può essere così suddiviso:
- 78% dalla produzione
- 9% commercio dell’acciaio
- 9% centri servizi
- 4% commercio di rottame e ferroleghe
Migliora l’EBTDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization – margine operativo lordo) anche se ancora su livelli poco soddisfacenti.
In merito all’indebitamento si registra una buona dipendenza da finanziatori esterni, molto probabilmente a causa del ridotto costo del denaro.
la posizione migliore è nella produzione, soprattutto grazie a una maggiore capitalizzazione. La distribuzione si colloca vicino alla media, mentre i centri servizio da questa si allontanano in negativo, prevalentemente a causa della liquidità in peggioramento. Il commercio di rottame e ferroleghe possiede, complessivamente, la situazione meno soddisfacente e in progressivo peggioramento
Infine, conclude il professore dicendo che il settore dell’acciaio italiano sta attraversando momenti difficili ma sono presenti alcuni segnali di tenuta e progresso. Le criticità rimangono sia da un punto di vista reddituale sia finanziario.